SALSA PORTORICANA: viene ballata sul 1° o sul 2° battito musicale a un ritmo di 4/4. Il primo è certamente più facile e immediata comprensione, la seconda, invece, raccoglie probabilmente la più originaria idea di Salsa Portoricana e dei balli da cui deriva, dove il ritmo è dato dagli accenti delle percussioni (clave, congas, campana). Un'altra caratteristica di questo ballo è la linearità coreografica ricca di rotazioni della coppia a sinistra ed è un ballo costituito da movimenti eleganti, composti e con pochi movimenti di bacino. Un'azione frequente tipica della salsa Portoricana è la Carica o Peinada che è costituita dal movimento di una mano o di entrambe, che accarezzano la testa della dama o del cavaliere dall'alto in basso. Una particolarità della Salsa Portoricana è costituita dai Pasitos.
BACHATA: nata a Santo Domingo nei primi anni del ventesimo secolo, fra la povera gente e negli ambienti della prostituzione, come danza liberatrice e per spezzare i ritmi duri della vita fatta di miseria e duro lavoro. La particolare movenza appariva oscena e volgare: i corpi dell'uomo e della donna rimanevano stretti, marcando il quarto battito di ogni battuta musicale con equivoci colpi d'anca.
CHA CHA CHA:nasce a Cuba nel 1951 grazie al compositore Enrique Jorrn che lo presentò nelle sale a Cuba quando suonava con l'Orchestra America. Il nome Cha Cha Cha è l'onomatopea del rumore delle scarpe dei danzatori mentre cercavano di interpretare questo nuovo ritmo, che inizialmente veniva chiamato Mambo-Rumba. Nel 1960 Walter Laird ne codificò nome e passi nel suo libro, divenuto la tecnica di base delle danze Latino Americane (stile internazionale).
LISCIO UNIFICATO:
MAZURKA: c’è chi
dice che il termine mazurka derivi dal villaggio di Mazurek, nei
pressi di Varsavia. Per altri invece, alla base c’è il termine
mazur con cui erano indicati i contadini delle campagne polacche.
Nata in Polonia come
danza popolare, si è diffusa sin dall’800 nei ceti medi in Europa,
in Russia, in Brasile ed in America grazie ad importanti compositori
(Chopin, Debussy, Tchaikovsky…).
In Italia ha avuto
uno straordinario sviluppo nel dopoguerra con il proliferare delle
orchestre di liscio e più recentemente con la grande diffusione
delle sale da ballo.
VALZER VIENNESE: nel
1804, ai suoi esordi, il Valzer veniva percepito come un ballo
scandaloso.
Con la Rivoluzione
francese parecchi monasteri e chiese vennero trasformate dai
contadini in sale da ballo. Il Landler, danza montanara tirolese
all’origine del Valzer, proclamava già nel ‘700 sensazioni come
estasi e rapimento. Le truppe napoleoniche fecero poi il resto:
portarono il Valzer in giro per tutta Europa vincendo le resistenze
dei moralisti. Nemmeno la restaurazione dei vecchi regimi riuscì a
fermare lo sviluppo del Valzer Viennese, re e regine ne furono
conquistati e lo portarono nelle loro corti.
La famiglia Strauss
diventa la regina del Valzer in tutta Europa, spingendo la propria
fama fino in America, il periodo di massimo splendore si ebbe con il
figlio Johann Strauss.
POLCA: nasce in
Bohemia (Rep. Ceca). La storia boema narra che la danza della Polka
nacque grazie ad una contadina che, per suo divertimento, cominciò a
danzare brani folk con ritmo 2/4 eseguendo nuovi passi.
Nei primi anni
dell’800 divenne un ballo popolare il cui nome originario,
“pulka”(mezzo passo), si riferisce al rapido e breve scivolamento
di un passo vicino all’altro.
Nel 1840 la Polka
venne proposta al Teatro Odeon di Parigi ed ebbe un successo enorme.
Gli insegnanti di danza parigini catturarono la nuova danza e la
resero raffinata per i saloni da ballo.
Dopo Parigi si
diffuse anche in Inghilterra e Stati Uniti.
BALLO DA SALA:
BALLO DA SALA:
VALZER LENTO: la
parola Valzer deriva dalla parola tedesca walzen che significa
rotolare, girare. La danza dal ritmo ternario con andamento variabile
che si balla in coppia è nata in Austria e Germania versa la fine
del 700 e poi si è diffusa in tutta Europa.
In America al Valzer
approdò a Boston dove venne accolto con contrastanti giudizi. Ma da
metà del diciannovesimo secolo il Valzer si è legato saldamente
alla società americana.
Infatti fu in
America che naque il “Valzer Lento”, dove gettarono le basi dello
stile inglese ed internazionale che ancora oggi si danza.
TANGO: una delle
danze con maggior fascino. Originario del Marocco e della Spagna ha
avuto grande diffusione in America grazie agli spagnoli che tornavano
con influenze nere e creole. Agli inizi del 1800 il Tango era un
ballo danzato in “solo” da donne. Più tardi cominciò ad esser
danzato da una o due coppie che usavano le nacchere. Nacque nei
sobborghi di Buenos Aires, specialmente nel “Bario de las Ranas”.
La storia del Tango inizia con i “gauchos” (pastori) che
indossavano cappelli induriti dalla pioggia e dal sole e danzavano a
ginocchia flesse. Arrivavano nelle sale da ballo e chiedevano alle
ragazze di danzare.
Il Tango acquisì
una straordinaria notorietà a New York nell’inverno 1910-1911.
Dieci anni dopo Rodolfo Valentino lo trasformò in un successo
planetario.
Oggi esistono vari
stili di Tango. I più conosciuti in Italia sono lo stile
internazionale e l’Argentino.
FOXTROT: nato agli
inizi del900 nel “Jardin de danse” del New York Theatre grazie
all’attore Harry Fox che entrava in scena danzando passi
“trotterellati” su musica di ragtime.
Man mano che
cresceva la notorietà di questa danza si cominciarono ad organizzare
esibizioni di coppie di danzatori e poco alla volta il Foxtrot entrò
a far parte del costume americano e, presto, si cominciarono a fare
le competizioni.
La combinazione dei
passi lenti e veloci permette grande flessibilità ed offre un
maggior piacere nel danzare.
La variazione del
Foxtrot più conosciuta in Italia è il Quickstep.
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